RAGUSA IBLA – BREVE STORIA
La storia di Ibla – così viene chiamato il centro storico di Ragusa – è intrisa di fascino ed eventi, le cui più antiche testimonianze possono essere trovate tra i più recenti ed eleganti palazzi barocchi.
Il nucleo originale costituito da villaggi siculi venne presto in contatto con popolazioni greche e romane devote alla dea Hybla e raggiunse una certa importanza nel periodo bizantino, quando la città fu munita di un castello. La zona, rinomata per la produzione del grano, fu conquistata dagli arabi nell’anno 848 e rimase sotto il loro dominio per due secoli e mezzo.
Successivamente alla conquista normanna, Ibla fu data in feudo dal conte Ruggero al figlio Goffredo, i cui discendenti la mantennero sino all’avvento dei sovrani svevi.
Quale feudo dei Chiaramonte, Ibla fu poi unita alla Contea di Modica e rimase sotto la protezione dei Conti di Cabrera e degli Enriquez. A partire dal 1452 cominciò una particolare forma giuridica di concessione delle terre, l’enfiteusi, che caratterizzò tutta la successiva storia della Contea.
Nacque così una nuova classe di proprietari borghesi, alcuni dei quali acquistarono poi titoli nobiliari e diedero origine ad una nobiltà minore. Quest’ultima abbellì nel tempo la città edificando i meravigliosi palazzi barocchi che ancora oggi affascinano i numerosi visitatori.
La storia di Ibla conobbe anche lotte, pestilenze, carestie e catastrofi naturali, come il tremendo terremoto dell’11 gennaio del 1693 che distrusse molte città della Sicilia orientale, causando nella sola città di Ibla circa 5.000 morti.
La successiva ricostruzione avvenne per lo più sugli altipiani a Ovest e a Sud di Ibla, dove l’espansione delle coltivazioni e degli allevamenti aveva dato forza agli interessi di una nuova e potente classe di latifondisti. È su questi altipiani che sono così sorte le tipiche Masserie che ancora oggi rappresentano il nucleo della peculiare cultura contadina ed eno-gastronomica della zona di Ragusa. La ricostruita Ibla e la nuova città di Ragusa in espansione conobbero per molti anni rivalità e vite amministrative separate fino alla riunificazione del 1926, quando Ragusa divenne capoluogo di provincia.