LA CAMPAGNA
Se d’estate il mare è spesso l’attrazione preferita dai molti, durante tutto l’anno le campagne ragusane offrono sempre una valida alternativa per piacevoli passeggiate ed escursioni.
Gli amanti della natura troveranno certamente interessante la grande biodiversità di specie, soprattutto botaniche, che popolano le campagne dell’area durante i vari periodi dell’anno.
Il paesaggio è infatti caratterizzato da altipiani e gole (le “Cave”) che hanno non solo caratterizzato la storia e l’evoluzione sociale del territorio ma che ancora vengono vissute dalla gente del posto come meta irrinunciabile delle domenicali gite fuori porta .
Il paesaggio delle campagne ragusane e degli altipiani è quello tipico di colline piatte in cui coltivazioni di frumento si alternano a terreni a pascolo e a campi incolti. La vegetazione prevalente è costituita da Carrubbi e Olivi e i confini dei fondi sono delimitati dai celebri muretti a secco, realizzati con pietra calcarea e con una tecnica costruttiva la cui antica maestria viene ancora tramandata. Tra diversi fondi è possibile osservare talora doppie file di muretti a secco distanziate in modo da formare delle piccole mulattiere. Si tratta delle Regie Trazzere, le vie di comunicazione (oggi purtroppo in stato di generale abbandono) che un tempo, percorse a piedi o a cavallo, connettevano i centri abitati dalle località più piccole e sperdute.
Le passeggiate in campagna, offrono ai locali l’occasione di raccogliere le erbe commestibili spontanee che vengono poi consumate a tavola come piatto del giorno o dei giorni successivi, pratica che viene considerata dagli esperti botanici molto salutare e la cui maestria viene tramandata dagli anziani ai più giovani.
Ci piace dare perciò al visitatore un’idea di quanto ampia possa essere la varietà delle erbe commestibili che vengono comunemente raccolte e consumate.
Periodo | Nome comune / “nome dialettale” / Nome scientifico | Note |
Nov – Dic | Funghi | Nelle aree delle comunità montane |
Durante l’inverno, grazie ad abbondanti piogge | Molluschi di terra / “barbani” e “vavaluci” | Considerati una prelibatezza |
Bietola selvatica / “agghiti” / Beta Vulgaris | ||
Senape comune / “sanapu” / Brassica Nigra | ||
Cicoria / “cicuoria” / Cichorium Intybus | Per molti secoli un’importante base della dieta della popolazione locale | |
tra la fine di Febbraio e i primi di Aprile, grazie all’alternanza di piogge e belle giornate di sole | Asparago selvatico / “spariciu” / Asparagus Albus o Acutifolius | Fra tutte, la raccolta dell’asparago è di certo la più diffusa e partecipata: spesso assume la forma di una goliardica competizione e non di rado termina in momenti sociali, come con una cena a base di frittata o risotto a casa di un amico. |
“matalufu” / Asphodeline Lutea | ||
Finocchietto selvatico / “finucciedu a’ timpa” / Foeniculum Vulgare | ||
Senape bianca / “lassini” / Hirschfeldia Incana | ||
Borragine / “urrania” / Borago Officinalis | ||
Maggio | Fiori dai mille colori | I campi si riempiono per la gioia degli occhi, alcuni commestibili (come la “raricedda”). |
Giugno | Cappero selvatico / “ciappiru”/ Capparis Spinosa | A parte il frutto, le punte tardive della pianta sono utilizzate come rara prelibatezza. |
Luglio | Gelsi | Apprezzatissimo anche nella preparazione dei dolci e dei gelati |
Origano / “arifinu” /Origanum Heracleoticum | ||
Agosto | More | Crescono un po’ ovunque e spontaneamente |
Fichi | Attenzione a scegliere per la raccolta piante che sono palesemente cresciute senza cure da parte di nessuno | |
Mandorle | ||
Settembre | Olive |
Sebbene sia legittimo raccoglierle dagli alberi sulla strada (non coltivati), bisogna comprendere che la raccolta delle olive e la produzione dell’olio possono con ogni probabilità rappresentare una questione di sopravvivenza per i produttori locali. |